Ogni 10 gennaio è un giorno di celebrazione nazionale in Benin, in onore della religione tradizionale e di tutti i culti ad essa associati. Ouidah, in particolare, è il luogo in cui si tengono dozzine di cerimonie vudù, richiamando migliaia di adepti, capi tradizionali e sacerdoti.
Nei secoli passati, il vudù è nato nella regione tra Abomey e Ouidah in Benin; questi rituali sono ancora praticati oggi e quasi l’80% della popolazione della nazione professa questa religione e i feticheur del Benin sono molto potenti e molto rispettati.
In particolare, i feticheur di Ouidah godono di grande fama ed il Tempio dei Pitoni, nonostante le sue piccole dimensioni, rappresenta uno dei luoghi più venerati e ospita un feticcio molto potente.
Proprio dal tempio dei Pitoni partono i festeggiamenti del Festival del Vudù: Dagbo Houno, capo feticheur di Ouidah, dopo essersi recato al tempio e aver reso omaggio al feticcio, parte per la processione che si snoda lungo la strada degli schiavi e raggiunge la spiaggia dove si celebra la festa.
Tutte le persone sono vestite con costumi tradizionali, il bianco è il colore dominante.
Il festival annuale si svolge sulla grande spiaggia sull’Oceano Atlantico, dove si trova la Porta del Non Ritorno il monumento che ricorda gli schiavi che venivano imbarcati per essere venduti nel nuovo mondo ; proprio in questo luogo si conclude la lunga processione degli adepti.